Dal mare di Toscana, i “Trabaccolara days": ritorno all’essenza del gusto
Per tre giorni cento ristoranti proporranno il piatto a base di “pesce dimenticato”, anche fuori regione
Gli avanzi di pesce che non finiscono sul mercato sono gli ingredienti principali della “Trabaccolara”. Il nome di questo piatto è dovuto al fatto che la ricetta è figlia dei pescatori di San Benedetto del Tronto che all’inizio del Novecento lasciarono l’Adriatrico per emigrare nel più pescoso Tirreno. La base fu Viareggio, dove vennero ribattezzati “trabaccolari” dalla parola “trabaccolo”, il tipo di barca da pesca che usavano. Ricetta: prendi il pesce che non finisce sul mercato, prepara un sugo, condisci gli spaghetti. Semplice. Economico. Saporito.
Questa tradizione viene celebrata nei “Trabaccolara Days”, tre giorni (dal 27 al 29 settembre) dedicati a questa specialità. Durante i giorni dell’iniziativa oltre cento ristoranti di Vetrina Toscana, il progetto di Regione e Unioncamere Toscana promotore di ristoranti e botteghe che utilizzano prodotti tipici del territorio, proporranno il piatto nel loro menù. A questi si aggiungono alcuni storici ristoranti di altre città, come “La tavernetta da Elio” di Milano, il locale preferito da Indro Montanelli, a testimonianza di come la tpica pasta alla traboccolara (o anche detta “alla viareggina”) sia approdato in altre regioni d'Italia. L’elenco completo dei ristoranti si trova su www.vetrina.toscana.it.
Per raccontare la storia che c'è dietro al piatto è nato anche un libriccino di 50 pagine, intitolato “Trabaccolara. Una storia e una ricetta dal mare di Toscana” che narra della storia della pesca a Viareggio e sulla costa toscana legata a questa ricetta con saggi di Corrado Benzio, Franco De Felice e Adolfo Lippi. Si ripercorre la storia dei pescatori di San Benedetto, ma anche, tramite flash e foto, quella della cucina versiliese in questo dopoguerra, con qualche gossip, foto inedite e storiche come quella che ritrae un Lucio Battisti rilassato e felice dopo un piatto di Trabaccolara.
“Dentro un piatto – afferma Stefano Ciuoffo Assessore al Turismo e Commercio della regione Toscana - c'è il nostro passato, la nostra storia, la nostra salute, e anche il nostro futuro, perché anche attraverso le nostre piccole scelte quotidiane possiamo contribuire a tutelare il nostro patrimonio e il nostro paesaggio unico, a cominciare dal mare. Inoltre, utilizzare i prodotti del nostro territorio è un importante impulso per l’economia locale”.
Il ritorno della Trabaccolara è sintomo del riappropriarsi della semplicità, della tradizione, dato che è a tutti gli effetti un piatto di recupero e sostenibile, economico, fatto con quello che il mare è capace di offrire.
Alessandra Ricco, Beatrice Botticelli
18 settembre 2017