I gioielli di Diamante: una città raccontata dai murales
Alla scoperta delle opere d’arte tra le vie del paese calabro
Non si vive di solo peperoncino in Calabria. Passeggiando tra i paesi sulla costa tirrenica nord della provincia di Cosenza ci si aspetta di trovarsi di fronte al mare, alle spiagge, ai balconi con appesi sulle corde i peperoncini rosso fuoco ma, quello che non si aspetta di trovare è un intero borgo antico caratterizzato da muri trasformati in vere e proprie tele, che aprono alla vista dei turisti scorci a sorpresa, tutti da ammirare. Siamo a Diamante, la città dei murales.
Sono tante, oltre un centinaio tra Diamante e la sua frazione di Cirella, le “cartoline” colorate che è possibile scovare tra i viottoli del centro storico del paesino calabro, molte con protagonista il mare e la vita dei pescatori. E allora è facile trovarsi in poco tempo a non seguire più una meta precisa sulla cartina ma a farsi guidare dal “richiamo visivo” dei murales per imparare a conoscere fino in fondo l’atmosfera di questo posto, ritrovandosi così in vicoli non pianificati nell’itinerario studiato a tavolino.
L’idea dei “Murales” si deve al pittore Nani Razzetti, diamantese di adozione, che pensò bene di mettere in atto questo progetto per rivitalizzare il centro storico. E così, a partire dal 1981 a Diamante, dall’Italia e dall’estero, arrivarono numerosi pittori con l’intento di dipingere i muri del centro storico, trasformandolo in un’opera d’arte a cielo aperto. Dal 1986 al 1997 altri murales si sono aggiunti agli ottantacinque precedenti e ogni anno c’è sempre un nuovo muro protagonista del genio artistico.
Ecco allora a “illuminare” i muri del paese, a incorniciare porte e finestre, i colori decisi di queste opere d’arte che ritraggono per esempio storie del Sud, volti segnati dalle rughe del tempo, pescatori all’opera, intenti alla pesca o a cucire le reti, donne calabre e immagini che raccontano l'antica sudditanza femminile all’uomo ma anche la progressiva emancipazione, le barche, le vele al vento e i gabbiani sul mare, la campagna, scorci antichi dello stesso paese, ma anche poesie, in italiano e in vernacolo locale, e persino i migranti che nella traversata dei nostri mari ripongono le speranze di una vita intera. Sui muri di Diamante c’è un altro paese nel paese, uno specchio colorato di un posto che ha ancora molto da raccontare ai turisti e alle nuove generazioni.
Alessandra Ricco
14 settembre 2016