Il viaggio di Ulisse nelle grotte di Grottaglie
In provincia di Taranto un'occasione per scoprire l'antico centro di produzione ceramica
Un viaggio nel viaggio. E’ quello proposto dalla singolare mostra “Il viaggio di Ulisse, io mi chiamo nessuno” aperta gratuitamente al pubblico fino a domenica 31 gennaio (ore 9-12, 15-20) nella bizzarra grotta ipogea scavata a mano del 1200, cuore dell’antico quartiere delle ceramiche di Grottaglie (Taranto). Diciotto cavalli realizzati in terracotta ingobbiata e invetriata con lustri e oro zecchino di diverse misure rappresentano le avventure di Ulisse. Un percorso onirico, in un dialogo tra il ceramista e scultore Domenico Pinto e il grande viandante, fra battibecchi, ironia, fantasia e storia.
Una mostra che chi ama i viaggi non può non vedere. Qui si racconta la voglia di evadere, di conoscere, di sfidare l'ignoto, quel qualcosa vicino o lontano che attrae ognuno di noi verso la sua Itaca...
Ma la mostra va oltre l’Odissea. L’Ulisse di Pinto arriva infatti nel presente, nella Roma di oggi, dove incontra l’artista che lo ha ricreato in ceramica, consegnandogli una pergamena di segreti e aneddoti ma… sigillata.
Insomma, un viaggio suggestivo e originale nella nicchia rurale ai piedi delle mura del Castello Episcopio di Grottaglie. Nella grotta sono esposti anche alcuni presepi, sempre realizzati con la tecnica della maiolica lustrata e decorata con oro zecchino. Una sezione che intende rendere omaggio alla tradizione ceramica e presepiale della Città delle Ceramiche. Le statue, figure lunghe e visi affusolatati, sono di diverse grandezze.
Info: 099.5628440, 348.5492334, www.ceramichepinto.it
Grottaglie (Ta), città delle Ceramiche
Contrariamente a quanto avviene negli altri centri di antica produzione ceramica italiani, Grottaglie vanta il più vasto ed importante “Quartiere delle Ceramiche” in ambiente rupestre in attività. Antica ed ancora oggi fiorente è la produzione di ceramica in Puglia, anche grazie alle ricche cave di argilla rossa presenti sul territorio. Nel cuore di questa caratteristica cittadina, lungo la gravina San Giorgio, si è formato nei secoli un intero quartiere di esperti ceramisti che, ricavando laboratori e forni di cottura nella roccia di ambienti ipogei utilizzati in passato anche come frantoi, hanno saputo sviluppare una fiorente attività artigianale oggi riconosciuta e apprezzata in tutto il mondo.
Due i principali prodotti della tradizione figulina grottagliese: i "Bianchi di Grottaglie", manifattura artistica propria di un certo tipo di produzione elitaria caratterizzata dall'esaltazione della forma pura attraverso l'utilizzo dello smalto bianco stannifero, e la più caratteristica ceramica rustica e popolare, con una tavolozza cromatica costituita da verde marcio, giallo ocra, blu e manganese. Ad oggi Grottaglie, con le sue numerose botteghe di ceramisti, è l’unico centro ceramico pugliese protetto dal marchio Doc ed è inserita nel ristretto elenco delle 28 città della ceramica italiana.
Lisa Ciardi
26 dicembre 2015